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Porta Africa Sarda nelle scuole

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Per la creazione di uno studio di registrazione e scuola di musica all’interno del ghetto di Bauleni in Zambia.

L’associazione no profit “Africa Sarda” nasce da un’idea dell’assistente sociale e cantautrice sarda Carla Cocco.

“Africa Sarda Studio” è uno studio di registrazione/scuola di musica nato nel cuore del ghetto di Bauleni (in Zambia, alla periferia di Lusaka),  per i ragazzi di Bauleni, grazie alle donazioni derivate da una campagna di raccolta fondi online.

Le donazioni sono sempre aperte e servono ad acquistare il materiale tecnico perché i ragazzi del ghetto possano usufruire e godere al meglio della scuola (strumenti musicali, casse acustiche, mixer, computer, ecc…). Completare la scuola di musica significherebbe poter avviare dei corsi di musica ad hoc per i ragazzi (canto, chitarra, pianoforte, fonia, ecc…) con dei professionisti sul campo, ma anche volontari esterni. Tutto ciò permetterebbe a questi ragazzi di studiare, esercitarsi, incidere autonomamente la propria musica e portarla fuori dal ghetto stesso, anche attraverso l'organizzazione di una serie di concerti, lontano da una realtà che noi tutti immaginiamo, fatta di tossicodipendenza, analfabetismo, prostituzione e alcolismo.

In tal modo i ragazzi sarebbero i protagonisti attivi dello sviluppo della comunità in cui vivono e verrebbero sottratti al loro inevitabile destino.

Le scuole del nostro territorio sono chiamate ad accogliere una presenza sempre più numerosa di alunni stranieri. Essi provengono da nazionalità diverse, con differenze culturali e sociali notevoli, con storie e vissuti a volte molto complessi. In una realtà multiculturale quale è la nostra, diventa fondamentale promuovere la piena integrazione degli alunni stranieri per incontrare, conoscere, comprendere, accettare e rispettare le diversità. La diversità deve essere intesa come risorsa, arricchimento, straordinaria opportunità di scambio, cooperazione e stimolo alla crescita personale di ciascuno. Quale veicolo migliore della musica per promuovere l’incontro consapevole di soggetti e identità culturali differenti, lo scambio, l’accettazionee il cammino verso la costruzione di una nuova convivenza civile?“Africa Sarda” persegue esattamente questo obiettivo attraverso lo sviluppo e la diffusione di attività culturali, sociali e ricreative della cultura africana e sarda.

Per dare ai giovani e giovanissimi di Bauleni la possibilità di costruirsi una vita nuova e ai nostri la possibilità di confrontarsi con una realtà culturale e musicale diversa che porti alla piena accettazione delle diversità, “Africa Sarda” (a fronte di un’offerta libera da parte della scuola e/o delle famiglie degli alunni) propone una “lezione concerto” della durata di 1 ora e mezza circa, nel corso della quale viene spiegato agli alunni (attraverso la proiezione di video girati al ghetto con i ragazzi diBauleni, attraverso la musica, attraverso le parole della Presidentessa e “dibattiti” sull’argomento con gli alunni), l’importanza della solidarietà e il ruolo fondamentale della musica nella vita dei ragazzi…di tutti i ragazzi.Sarà possibile anche mettere in contatto gli alunni con i ragazzi del ghetto e avviare uno scambio interculturale.Si parte con un breve excursus sulla realtà culturale e musicale africana (con particolare riferimento allo Zambia e al ghetto di Bauleni) e sarda (ripercorrendo e recuperando le radici della musica e della cultura sarda, con particolare riferimento alla lingua sarda).

Con il vicepresidente Andrea De Luca (affermato bluesman romano e insegnante di musica), si da vita alla parte più propriamente musicale della lezione: 45 minuti circa di concerto durante il quale, con Carla Cocco alla voce/percussioni e Andrea De Luca alla voce/chitarra/lapsteel/loops, vengono presentati alcuni brani dell’album “Africa Sarda &isAmigus”, registrato lo scorso Natale nel ghetto di Bauleni insieme ai ragazzi della baraccopoli: i ragazzi di Bauleni hanno cantato in lingua sarda e Carla Cocco in africano. E’ stato uno scambio, un abbraccio culturale e musicale intenso tra due popoli apparentemente così lontani eppure così vicini. Si vuole condividere quest’esperienza con gli alunni e portare ad esempio quanto sia importante e naturale accettare “l’altro da se” e quanto possa arricchire il bagaglio culturale e umano di ognuno di noi.Attraverso la musica è stato realizzato un sogno: si sta dando la possibilità a dei ragazzi che vivono all’interno di un ghetto alla periferia di Lusaka, la possibilità di costruirsi un futuro diverso, nuovo, positivo. Si sta regalando contemporaneamente ai nostri ragazzi un bagaglio culturale ed emotivo unico, incredibile e sicuramente indimenticabile.

L'intento è quello di creare insieme una nuova “sinfonia”, degna dei più grandi compositori: insieme assembleremo le note e creeremo i migliori accordi affinché la nostra musica e quella dei nostri figli sia meravigliosa.

Quale occasione migliore del Natale per regalare un sorriso in più ai ragazzi di Bauleni e una nuova consapevolezza  ai nostri? 

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